Sulle note di “Sapore di sale” e di “Eravamo quattro amici al bar” ho lanciato l’idea a pochi amici per fare della nostra passione per il mare, una logica condivisa con altre persone che lo amano e lo rispettano. La nostra metafora guida era la Bussola del nostro tempo, sfuggente come l’attimo, come il vento. Le Rotte erano un pò confuse come le nostre idee ma come sempre succede nei ripetuti sogni, anch’io personalmente dicevo “I have a Dream”.
“”e così ,,,da quando sono salito sulla prima piccola barca cabinata a motore, in legno forte e scuro, quella dello zio con mio papà e la sua Lambretta LD125, legata in coperta, solcando il fiume Po, ho avuto l’indelebile Imprinting del bacio dell’acqua che non era proprio limpida nè tantomeno azzurrina come quella del mare. Poi è arrivata la mia prima barchetta, piu’ piccola di una vasca da bagno, poi una lancia da lago e piu’ tardi un gommone piu’ adatto per il mare. Il Mare…Ecco che l’acqua salata mi ha toccato benedicendomi e lì sono rimasto, innamorato, saltando da una barcavela ad un’altra finchè una è diventata proprio mia. La mia. Si chiamava Mellidu’. Con lei ho solcato le onde del Mediterraneo lunghe le coste lambite dalle acque siciliane, le isole Pelagie, Egadi, Eolie e Malta e in seguito circumnavigando diverse volte la Sardegna dove mi sono perdutamente innamorato per lunghi 6 anni di quella terra e le sue coste. Corsica, Costa Azzurra, Elba e Arcipelago Toscano, sono state le altre mete che hanno ospitato nelle loro rade e nei porti Melina, l’attuale barca, Ora a Genova.